Un’antica tradizione narra che l’attuale comune di Provvidenti posizionato a 575 metri fu riconosciuto granaio dell’antica città frentana di Gerione, distrutta da Annibale durante il suo passaggio nel Molise.
Storia e Cultura
Sembra infatti che Provvidenti era un luogo ideale per potervi scavare e conservare le messi prodotte nelle pianure vicine e sottostanti, inoltre questo luogo era raccordato da una rete stradale, buona per quei tempi, sia con Gerione distante 15 stadi(2,6 km) che con Casalpiano. Da questa sua funzione di provvedere alle necessità della gente, nasce il suo nome: “PROVVIDENTIAE” (attestato da R.D. “Aprus-Mol” a cura di P. Sella, Biblioteca Apostolica Vaticana e dal trattato di toponomastica dell’Utet “Storia e significati dei nomi geografici”). La storia dettagliata viene descritta in “Provvidenti, note di storia antica e contemporanea” di Giovanni De Vito).
Polibio (libro III,101) narra che Annibale,dopo aver consolidato il suo accampamento a Gerione, per tenere sotto stretto controllo tutte le sue truppe e gli spostamenti dei romani, creò un secondo accampamento su di un poggio, chiamato oggi “colle Crocione”,con l’intento di occupare un’altura dominante,chiamata “Monte le Canne”, in vicinanza dell’attuale bivio per Provvidenti. Inoltre si pensa che anche l’attuale campanile della chiesa madre, sia stata costruita sulle basi di una vecchia torre, posta a vigilare sul granaio di Gerione.
I primi dati storici Certi, appartengono al Medioevo: l’abitato di Provvidenti era già definito intorno al XII secolo e nella prima metà del XVI secolo il feudo era proprietà dei Di Capua. Dal 1555 fino alla fine del secolo faceva parte dei possedimenti dei D’Ajerbo. A quest’ultimi seguirono i Cavaniglia che fecero scolpire su molti edifici, tra i quali la chiesa di San Sebastiano, il proprio simbolo. I Cavaniglia rimasero al potere sino alla metà del XVII secolo dopodiché il feudo passò ai Di Sangro che lo tennero fino all’abolizione della feudalità. Il centro storico di Provvidenti ricorda il periodo medioevale. Attualmente infatti è in fase di studio un piano di recupero che possa conservarne le forme senza stravolgere l’impianto originale. Nel centro storico è ubicato un santuario (VII-VIII secolo) dedicato alla venerazione della Madonna della Libera, il più antico della Diocesi di Termoli-Larino. Più volte distrutto da calamità, ma sempre ricostruito con cura e devozione; l’ultima ristrutturazione è successiva al terremoto del 2002, quello che (con epicentro proprio tra Provvidenti e Ripabottoni) compromette anche la staticità della Chiesa Madre, nata nel 1724 sui resti di una vecchia chiesa Romana. Nella sacrestia della Chiesa Madre si conserva, insieme ad altri reperti, una pietra, con scolpito un labirinto (di antichissima fattura), e un lavabo (sempre in pietra, e che posto, nei primi tempi della Cristianità, all’ingresso del tempio, permetteva ai fedeli di lavare i piedi prima di entrare). Bellissimo il campanile (anch’esso “ferito” dallo stesso sisma), in pietra gravinata e con base piramidale; il tutto fa pensare che sia stato costruito modificando una torre antica, posta a tutela del granaio della città frentana di Gerione e della strada sottostante (detta, ancora oggi, “la via di Petrella”). Nel 1993, per appianare il grave dissesto finanziario del comune, che ne avrebbe potuto determinare la perdita dell’autonomia e diventare frazione del vicino comune di Casacalenda, le famiglie di Provvidenti, hanno dato luogo ad un’autotassazione. Nel 2002 Provvidenti subisce le conseguenze di un forte sisma che provoca il crollo di alcuni edifici ed il totale disuso di altri.
Riguardo al nome del paese, da quello che risulta dalle numerose indagini finora effettuate ebbe fin da principio il nome che tuttora porta. Nonostante tutto, i dati in possesso degli studiosi non sono affatto accertati e sono suscettibili di cambiamenti. Essendo le notizie storiche di questo paese relativamente recenti, riguardo al periodo normanno si procede soltanto per supposizione: si pensa che il paese, essendo molto vicino a Morrone e Casacalenda, avesse gli stessi titolari di questi due feudi, vale a dire Giuliano di Castropignano e Oderisio figlio di Manerio.
Le prime notizie certe del paese giungono dal lontano 1512, data in cui il feudo fu venduto da Ferrante de Capua, duca di Termoli, ad uno sconosciuto acquirente. Nel 1555 il titolare di Provvidenti era di per certo Giovanni d’Aierbo, il quale ebbe come successore il proprio figlio Michele in vita attorno al 1580. La signoria di questa famiglia in Provvidenti si protrasse fino oltre XVI secolo, periodo in cui il feudo fu venduto alla famiglia Cavaniglia. Della loro signoria nel paese non si conoscono molte notizie, si sa soltanto che fecero edificare una chiesa all’ingresso del centro abitato dedicata a S. Sebastiano. Dopo i Cavaniglia, il feudo ebbe come titolari i rappresentanti della famiglia di Sangro, ducale di Casacalenda, la quale lo amministrò fino alla definitiva estinzione del sistema feudale.
Turismo e Territorio
Provvidenti è una piccola comunità agricola collinare di origine medievale. È un piccolo borgo con meno di 100 abitanti, senza traffico, senza code, senza negozi ad esclusione di un ristorante-pizzeria, di un panificio e con solo l’ufficio postale. La viabilità secondaria la unisce alla strada statale 87 Sannitica, a circa 3 km dall’abitato. Il tracciato della statale 647 Fondo Valle del Biferno, che assicura rapidi collegamenti con il litorale adriatico, corre invece a 5 km dal paese.
Qui però c’è il silenzio, la pietra delle case, la semplicità dei suoi residenti. Per chi è veramente animato dallo spirito del viaggiare, questo è il posto giusto dove “smettere di trovare” per “iniziare a cercare…”.
Il centro storico è costituito da abitazioni vecchie ma in buono stato, strette attorno alla chiesa parrocchiale e al palazzo baronile. I provvidentesi risiedono nell’unico centro abitato , situato su un altopiano.
Pagina aggiornata il 01/08/2023