A chi è rivolto
Descrizione
L’articolo 1, comma 769, legge n. 160/2019 stabilisce che le variazioni intervenute sugli immobili, rilevanti ai fini della determinazione dell’imposta, devono essere dichiarate entro il termine del 30 giugno dell’anno successivo a quello nel quale si sono verificate.
La dichiarazione ha effetto anche per gli anni successivi, sempre che non si verifichino modificazioni dei dati ed elementi dichiarati cui consegua un diverso ammontare dell’imposta dovuta.
Chi deve presentare la dichiarazione IMU?
I soggetti passivi possessori di immobili, il cui possesso abbia subito variazioni rispetto all’anno precedente devono presentare la dichiarazione IMU. La dichiarazione non va presentata ogni anno ma solo nel caso in cui ci siano state variazioni.
Quando presentare la dichiarazione IMU?
Esiste l’obbligo di presentare la dichiarazione IMU nei seguenti casi:
• Compravendita o variazione del valore di aree fabbricabili;
• Sottoscrizione/cessazione dei contratti di leasing immobiliare;
• In caso di compravendite di immobili, se il rogito non veine effettuato dai notai;
• Se l’immobile non è più esente da IMU;
• Nel caso di variazione caratteristiche degli immobili, come un terreno che da agricolo diventa edificabile o viceversa;
• Se l’immobile è stato assegnato e affittato dallo IACP;
• In caso di esenzione per cambio di residenza;
• Nel caso in cui le categorie della prima casa (di lusso) siano più di una e quindi soggette all’imposta;
• Per l’esenzione IMU dei terreni agricoli posseduti da IAP e coltivatori diretti;
• Per l’esenzione di una casa concessa in comodato d’uso gratuito;
• Nel caso di immobile inagibile o inutilizzabile;
• Nel caso di fabbricato di interesse storico o artistico che ha diritto alla riduzione del 50% della base imponibile;
• Nel caso di fabbricati beni merce costruiti dall’impresa costruttrice e non venduti né locati;
• Per la casa coniugale affidata all’ex coniuge.
Quando non si deve presentare la dichiarazione IMU?
Per ottenere l’esenzione IMU sugli immobili adibiti ad abitazione principale salvo il caso dei coniugi con residenze in comuni diversi non è necessario presentare ogni anno la dichiarazione.
Di seguito alcuni casi frequenti di variazioni per i quali NON è dovuta la dichiarazione IMU:
• cambio di residenza anagrafica e dimora abituale in forza della quale un alloggio assume o perde il diritto alla qualifica di abitazione principale, in quanto le informazioni sono direttamente assunte dall’Ufficio presso l’anagrafe della popolazione residente;
• acquisto o vendita di un terreno avente natura agricola;
• acquisito o vendita di un fabbricato regolarmente iscritto in catasto;
• variazione della rendita catastale per intervenuta rettifica da parte dell’Agenzia delle Entrate rispetto ad una rendita precedentemente proposta con procedura Docfa.
Come fare
Può essere utilizzato l'allegato modello di dichiarazione editabile
Cosa serve
Essere in possesso di tutte le informazioni catastali (Foglio, particella, subalterno, categoria, classe, rendita catastale e percentuale di possesso) e dei dati anagrafici
- CIE o SPID
Cosa si ottiene
L'aggiornamento nei database tributari dell'IMU
Tempi e scadenze
L’articolo 1, comma 769, legge n. 160/2019 stabilisce che le variazioni intervenute sugli immobili, rilevanti ai fini della determinazione dell’imposta, devono essere dichiarate entro il termine del 30 giugno dell’anno successivo a quello nel quale si sono verificate.
La dichiarazione ha effetto anche per gli anni successivi, sempre che non si verifichino modificazioni dei dati ed elementi dichiarati cui consegua un diverso ammontare dell’imposta dovuta.
Quanto costa
Nessun costo
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